UFO'S MOM CAMBIA CASA!

Attenzione, attenzione, UFO'S MOM HA CAMBIATO CASA!

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domenica 28 aprile 2013

Domenica 17/52 ... a Cesenatico!

Ce l'abbiamo fatto nonostante tutto!
Dopo che il pupo ci ha trastullato per mezza settimana passando dai dolori ai denti a una bella bronchite, l'ok del pediatra per la partenza direzione mare è stato quasi una benedizione!
Ok, ho dovuto fare le valigie in mezza giornata e per fortuna che avevo tenuto la lista del nostro viaggio in montagna questo inverno.
Insomma, in fretta e furia siamo partiti verso Rimini dove avevamo prenotato il soggiorno al Residence Villa Azzurra su consiglio di alcune mamme blogger (in particolare vi segnalo questo).
L'idea di lasciare Torino e le sue previsioni meteo che annunciavano pioggia, pioggia e ancora pioggia ci ha risollevato il morale e la prima notte fuori casa il pupo ci ha regalato 10 ore filate di sonno.
UAO!

Mah ... come sempre c'è un risvolto! Mentre Ale, grazie all'effetto incrociato di cortisone e antibiotico, si indirizza verso la via della guarigione, papy ed io ci assorbiamo i suoi microbi e diamo vita, almeno per quanto mi riguarda, alla peggior combinazione tosse e raffreddore che si sia mai vista!

Che bella vacanza, eh?
Ma noi non demordiamo e, dopo una giornata freddina e segnata da qualche scroscio d'acqua, decidiamo di passare la domenica a Cesenatico che in questo giorni celebra la sua Fiera Mediterranea.


La cittadina ci colpisce subito. Rimini, che non frequentavano ormai da più di un decennio, ci è apparsa subito chiassosa e un po' trash. La sua sfilza di negozietti indiani e di abbigliamento da pochi soldi dopo un po' stanca la vista e così ripieghiamo sul lungomare, meno abbagliato dalle luci e dal vociare. Ok, Rimini è questa e non potevamo aspettarci di più, ma Cesenatico la sentiamo subito più intima e a dimensione umana. La Fiera si snoda sui due lati del canale che s'insinua all'interno. Graziosi ristoranti si affacciano su entrambi i lati e fanno da cornice alla passeggiata che percorriamo piacevolmente.
Faccio anche graditi incontri. In bella vista trovo, infatti, il ricco assortimento della Libreria Cartamarea, piccola ma attivissima realtà indipendente animata da tre mamme appassionate di libri per bambini.
Dopo le chiacchiere, ovviamente scatta l'acquisto di libri ... ma ormai papy è rassegnato!


Arriviamo sul lungomare e troviamo uno stabilimento balneare che ha davvero capito cosa vuol dire venire incontro alle esigenze di famiglie con bambini piccoli. Non vi dico di più perché spero di poterne parlare più diffusamente a breve, ma aggiungo solo che ci abbiamo trascorso tutto il pomeriggio, con grande soddisfazione di Ale che ha giocato con la sabbia, provato scivoli e altalene.


A pomeriggio inoltrato torniamo verso la stazione dove abbiamo lasciato la macchina. Il pupo è stanchissimo, ma c'è ancora tempo per osservare le bancarelle e farsi scappare un sorriso guardando le vetrine!







Anche questa, in fondo, è strategia anti-crisi!!!

Buon inizio settimana ... spero che la mia mi faccia consumare un po' meno fazzoletti!


martedì 23 aprile 2013

Giornata mondiale del libro: il nostro viaggio di letture con te!

Oggi è la giornata mondiale del libro e del diritto d'autore e non posso rinunciare a un post sull'argomento. 
Le iniziative indette per la giornata sono tante e coinvolgenti. Vi segnalo, per esempio, quella indetta da ZeBuk, blog collettivo degli appassionati di lettura, che con l'hashtag #twittalacitazione invita gli utenti e i lettori a diffondere su twitter e facebook le citazioni dei libri più amati.
Questa mattina in varie parti d'Italia si è poi tenuto il flash book mob indetto dal comitato delle Città Invisibili: scuole, biblioteche, enti e associazioni (prevalentemente del Veneto) hanno organizzato questo evento dedicato alla lettura al grido: "I libri sono come la mente ... funzionano solo se li apri!".

Personalmente avrei potuto cercare nella libreria un libro che mi ha particolarmente colpito, uno di quei capolavori che non avresti mai voluto finire e che alla prima occasione consigli a qualche amico.


Avrei potuto raccontare un libro per bambini come faccio spesso su questo spazio virtuale e, a dire il vero, ne avevo già uno in mente.


Poi, a causa anche della stanchezza protratta da giorni dovuta a notti insonni e pupo sofferente per i denti, ho optato per delle immagini. 
Ho pensato di metterle qui, una dietro l'altra, le foto delle nostre letture: io, papy, Ale e i libri che in questi 12 mesi hanno accompagnato i nostri momenti, i libri che sono stati una delle prime cose messe nella cameretta pensata e arredata per lui un gelido febbraio di un anno fa.

L'avevo pensata così: semplice ed essenziale ... con quelle mensole tutte dedicate ai libri per te!

Si comincia con i libri di stoffa!

Un classico: "Dieci dita alle mani, dieci dita ai piedini!

Prove di lettura autonoma!

Che libro appassionante!

Papà legge ... ma tu ascolti???

Cosa leggiamo?

"Guarda, Ale, la luna ..."

Guardo, tocco e ...

... giro!

La tua libreria cresce ... 

E insomma eccolo qui, il nostro viaggio tra i libri!
E' un percorso lungo e a volte sembra inutile ... Ale è tutt'altro che un bambino sedentario e tranquillo e a volte ho l'impressione di leggere al muro. Con il tempo, però, ho imparato che, seppur in movimento, è in grado di ascoltare e ricordare. 

Non so immaginare un futuro per te, ma spero che sarai un grande lettore e un consumatore di storie!



lunedì 22 aprile 2013

Domenica 16/52 ... cercasi sonno!

Nella classifica delle domeniche fino a questo punto raccontate nel blog, probabilmente questa si guadagna il distintivo di peggiore!
Tempo a parte che, come spesso succede, regala pioggia e freddo nel fine settimana, Ale è in piena eruzione dentini e già da venerdì lui, mamma e papà sono in debito di sonno.
I segnali c'erano tutti ... strisce di saliva in giro per casa, bavaglini da strizzare, mano e oggetti perennemente in bocca.
Eppure questa volta il pupo sta soffrendo le pene dell'inferno. 
Da due notti lo sentiamo piangere e lamentarsi, gel e tachipirina sembrano fare poco e mentre un attimo prima dorme beato, un secondo dopo strilla e non vuole nemmeno il ciuccio.
Ci fa proprio male vederlo così, ci sentiamo impotenti e consapevoli che le nostre carezze e gli abbracci non consoleranno abbastanza.

Per farlo riposare le abbiamo provate tutte. Avevo letto che, da distesi, le fitte e i dolori si sentono di più e questo mi ha aiutato a capire che cosa lo tormentasse. Purtroppo Ale non dorme in altre strane posizioni, ma perlomeno abbiamo tentato soluzioni alternative al lettino.
Per il pisolino pomeridiano papà ha tentato la strada del cuscinone e delle carezze mentre guardava la partita. Il risultato all'inizio sembrava promettente e Ale in effetti è crollato. La quiete però è durata poco e all'ennesimo urlo papy ha sventolato bandiera bianca.



Che fare allora quando sei a metà pomeriggio della domenica e la fine della giornata ti sembra ancora lontanissima?
Non resta che uscire, sfidando la pioggia, riparando bene il pupo e confidando sul luogo comune per cui con il fresco si dovrebbe sentire meno male.
L'esperimento funziona: al riparo sotto il suo telo impermeabile mentre mamma e papà si difendono sono un misero ombrello, Ale si rilassa e si addormenta ... a modo suo!




Succede sempre così! Per quanto tu possa essere stanco e nervoso, lui riesce a strapparti un sorriso, anche solo vedendolo appiccicato al telo del passeggino!
Insomma, non abbiamo risolto la situazione, ma lui è riuscito a riposare e noi a riprendere fiato.

Ovvio che mentre scrivo sono reduce da un'altra notte a singhiozzo!
Ma quando spunterà questo dentino?


venerdì 19 aprile 2013

Il venerdì del libro: la collezione di biscotti

E' stato uno degli acquisti compulsivi in una mattina pupofree all'interno di un bar libreria davvero grazioso alle porte del centro di Torino.
Ho un debole per i libri e questo si sa, ma per quelli che uniscono cibo e parole vado letteralmente in tilt! Se poi ci aggiungiamo la firma di Davide Calì, il piatto è servito!

All'università avevo fatto una relazione sull'importanza del cibo come veicoli di memoria e cultura, occasione per stare insieme, ricordare la terra natia, condividere esperienze e vissuti. Ero rimasta affascinata da questo argomento e così, quando ho preso in mano questo piccolo libretto illustrato, la mia mente ha cominciato a fantasticare.

A casa mia i dolci handmade non erano all'ordine del giorno. Mamma si concedeva poche varianti: un'eccezionale crostata al cioccolato che era un vero e proprio inno al burro, la pastiera infornata e assaporata per pasqua e rigorosamente senza canditi ... e i biscotti. Erano rare le volte in cui mamma si lasciava prendere dall'impeto da impastare, ma quando succedeva per me era godimento assoluto.
Il mio compito era fare le forme e, ovviamente, spilucchiare pezzi di pasta cruda sotto il suo sguardo di disapprovazione. Per giorni a colazione erano l'ingrediente fondamentale e quel sapore così semplice e gustoso è rimasto impresso nelle mie papille. 
Quando sono andata a vivere con il mio compagno, ho annotato su un quaderno un po' di ricette, quei sapori di casa che volevo portare con me, e quella di biscotti è stata una delle prime. Mi sono dotata di un vero e proprio set di formine e non vedo l'ora di poter pasticciare con il pupo.

Davide Calì ed Evelyn Daviddi ci offrono una vera e propria collezione di biscotti. 
Ci sono quelli per alzarsi a forma di orsetto e chi arriva primo ha diritto a mangiarsi la coda, quelli del marinaio che forse una volta erano dolci ma che gli spruzzi di mare hanno fatto diventare salati, quelli milleforme e chi trova la stella deve apparecchiare per tutta la settimana.
Ci sono anche biscotti speciali:



Insomma, pagina dopo pagina, cresce l'acquolina in bocca e la voglia di rientrare a casa, mettere mano a burro, uova e farina ed assaporare il profumo che si spande nelle stanze mentre i biscotti cuociono in forno. 
Simpaticissimi i bimbi ritratti nel libro, impegnati ad assaporarne tanti e di forme diverse. 
Mentre la pagina sinistra è sempre dedicata alla descrizione e al racconto di un biscotto, a destra troviamo illustrazioni a piena pagina nelle quali la fantasia dei piccoli trova rappresentazione.


La fine questa volta ve la svelo perché mi ha conquistato. Dopo aver idealmente assaggiato lingue di gatto e baci di lulù, eccolo lì ... l'ultimo biscotto in fondo alla scatola.
Ma perché ne rimane sempre uno?

Ovvio, per chiamare gli altri ...


Allora, per dirla come una famosa pubblicità, "tu non hai fame?"

Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e al Condividiamo un libro sul gruppo facebook La Biblioteca di Filippo.


giovedì 18 aprile 2013

English for kids

E se ci provassi?
La domanda, a dire il vero, mi frulla nella testa da un po'. Era uno di quegli obiettivi da futura mamma che mi ero posta nei mesi della gravidanza, un'aspettativa e un desiderio per mio figlio, consapevole che oggi conoscere l'inglese è un requisito irrinunciabile, una risorsa fondamentale per garantirsi delle opportunità al di fuori del proprio paese, un mezzo per viaggiare, lavorare, allargare i propri orizzonti mentali.

Immagine tratta da bilinguismoconta.it

Tra il dire e il fare, però, c'è di mezzo il mare!
Accanto alla domanda, c'era e c'è il dubbio di non essere all'altezza, di avere la voglia e la costanza di un progetto che non si realizza dall'oggi al domani, ma che richiede anni di impegno e passione (perché non deve diventare un obbligo!), e soprattutto il timore di non essere appoggiata in questa mia decisione.
In fondo quando si arriva a casa la sera dopo una giornata di lavoro, si ha solo voglia di stare in tranquillità con i propri cari, ci si vuole rilassare e per noi, che madrelingua non siamo, il desiderio di trasmettere ad Ale i rudimenti di una nuova lingua rischia di essere uno sforzo più che un piacere.

Poi mi sono imbattuta nel sito di Letizia che già dal titolo ribalta un po' le prospettive (e le ansie) dei genitori ambiziosi come me: "Bilingue per gioco" è una proposta di avvicinare i bimbi all'apprendimento di una seconda lingua attraverso il divertimento e la voglia di giocare.
Mi sono scaricata il suo ebook dove lei fornisce una serie di strumenti con cui ogni coppia possa impostare un proprio metodo, chiave di tutto il percorso per l'apprendimento. Mi piace molto questa impostazione che lascia spazio ai genitori di trovare la propria strada, tenendo conto delle esigenze, dell'età del bambino, dei tempi e dei ritmi familiari.

E' proprio per questo che ci voglio provare. Tra le varie risorse di cui parla Letizia ne ho selezionate alcune che, in questa fase di crescita, mi sembrano le più adatte.
Come sa chi mi legge, sono una grande fan dei libri per bambini, ma Ale è tutto preso dalla sete di scoperta, è un movimento continuo e poiché i testi non mi mancano, preferisco puntare su questi strumenti più in là.
Ora come ora credo che la soluzione più adatta sia la musica. Gli canto fin dai primi mesi di vita e ormai lui riconosce i motivetti più frequenti. Le occasioni per ascoltare non mancano mai e, anche se lui sembra sempre preso da mille cose, sono sicura che ascolta. Tra le canzoni penso che mi metterò alla prova con le filastrocche e le cosiddette finger play, cioè le canzoni associate a giochi di dita. 
Sia quando leggo che quando canto, mi piace molto mimare e anche Letizia sostiene che sia un ottimo modo per trasmettere meglio il messaggio e per catturare l'attenzione dei bambini.
Sul sito si trovano varie risorse e un rimando a un utilissimo canale youtube da cui trarre ispirazione e sul quale esercitarsi.

In rete, in realtà, le idee non mancano (e mi tranquillizzano: non sono l'unica a fare progetti per il pupo mentre lui se la spassa allegramente a quattro zampe!).
Grazie al blog Robedamamma che recensisce libri in inglese per bambini, sono finita su ingleseprecoce, legato al format FattoreMamma, e anche qui si trova una ricca selezione di proposte.

Infine segnalo (e mi segno), il sito del metodo Helen Doron che si propone di insegnare ai bambini una lingua straniera come fosse la propria. Chissà che non sia un'attività da fare insieme al nostro ometto il prossimo anno!

Insomma, gli spunti non mancano!
Ora serve solo un po' di costanza e la voglia di divertirsi insieme!

Avete altri suggerimenti?


martedì 16 aprile 2013

Un gioco per tutti!

Segnalo con piacere questa bella iniziativa inviatami da un'amica (grazie Rosa, se mi leggi!).
Sono sicura che se ognuna di noi prova a pensare a quale sia l'attività connaturata ad un bambino e se tralasciamo quelle fisiologiche, la risposta più ovvia è: giocare!

Ma è davvero per tutti così?

Per un bambino con disabilità spesso il gioco è subordinato alle terapie e alle cure che con costanza e pazienza affronta insieme ai suoi genitori. 
Il gioco, però, è importante perché nelle sue azioni semplici e ripetute diventa un allenamento, una palestra di crescita e di esperienze, oltre che una fonte inesauribile di divertimento.

A questo deve aver pensato Federica Dosi che, insieme all'amica Nicoletta Pellacani, ha dato vita a un negozio di giochi e oggetti certificati e testati adatti a bimbi speciali.
Come spesso accade, le idee nascono da esigenze personali e così Federica, navigando online alla ricerca di prodotti per il proprio bambino, si è imbattuta in un sito francese e da qui è nata l'idea di replicare il tutto in Italia.

Stiamo parlando di Orso Azzurro che non si presenta solo come un fornito negozio online, ma anche come un portale in cui i vari prodotti sono saggiamente divisi sulla base delle specifiche disabilità, sull'età e sui loro interessi.
Ecco allora i giochi luminosi per i bimbi con difficoltà uditive o giraffe che vibrano per chi invece ha problemi alla vista.


Un'ampia scelta è dedicata ai giochi di manipolazione che affinano la coordinazione e che, a ben vedere, sono adatti a tutti i bimbi.
Le fondatrici ci tengono, infatti, a precisare che i giochi da loro proposti non hanno nessuna controindicazione per essere usati anche dai cosiddetti "normodotati".



Tra gli oggetti più venduti ci sono la CamoCup, un bicchiere studiato appositamente per coloro che hanno problemi di suzione e disfagia e la PenAgain, una matita dal design ergonomico che sfrutta il peso naturale della mano piuttosto che fare affidamento sulla corretta impugnatura da parte del bambino.




Molto ricca anche la sezione dedicata ai libri e suddivisa tenendo conto delle varie esigenze: tattili, sonori, con i simboli PCS.
Ora che arriva la bella stazione non mancano, infine, i giochi dedicate all'attività all'aria aperta.
E come non farsi conquistare da questa fiammeggiante macchinina che sfrutta il solo movimento delle braccia sul volante per muoversi? Nessuna batteria, nessun ingranaggio, nessuna pedalata. Scommetto che conquisterebbe anche molti adulti!


Lascio a voi il piacere di scoprire gli altri interessanti prodotti.




lunedì 15 aprile 2013

Guarda un po': in volo su luoghi abbandonati!

Ho deciso di seguire i consigli di Valentina Stella, mamma, blogger e sabato scorso docente al corso Talent Donna.
Mi sono piaciute le sue parole, il suo modo schietto e genuino di raccontare la sua esistenza con un microfono in mano e poche significative slide che scorrono alle sue spalle.
Valentina non ha una vita eccezionale, ma la rende unica e speciale perché lascia che siano le sue emozioni a parlare. Il lavoro, gli affetti, le paure, le consapevolezze prendono corpo attraverso la sua voce, la sua vita appare simile alle nostre e la sua esperienza diventa un tesoro da condividere e da cui trarre ispirazione.
Sì, ispirazione ... Valentina ha usato più volte questa parola e ho deciso di farne un impegno quotidiano.
Ho voglia di riempirmi gli occhi di cose belle, di osservare e trarre spunto per le mie idee e i miei progetti.
La rete, in questo, è un grande mare da navigare e non ho paura di perdermi.

Vorrei che "guarda un po'" diventasse una rubrica fissa. L'ho deciso mentre scrivo, a proposito di dare retta all'istinto, altra parolina chiave di Valentina.
Insomma vorrei riempire sempre più questo spazio di parole e pensieri, quest'altra parte di me che mi ha già permesso di scoprire tante cose e persone nuove.

Questa prima puntata la dedico a una carrellata di luoghi e oggetti abbandonati, quelli che riescono a evocare delle storie e dei vissuti anche se desolati e lasciati all'incuria. 

Kolmanskop - deserto del Namib
Sunken Yatch in Antartica
Hotel Del Salto - Colombia
Deposito della metropolitana - Cincinnati
Resti del Pegagus - Antartica
Bodiam Castle in East Sussex - England

Lascio a voi scoprire le altre
Le foto (sono in totale 33) sono visibili a questo indirizzo

Buona visione!


domenica 14 aprile 2013

Domenica 15/52 ... e caldo fu!

Succede sempre così e l'impatto, almeno per me, è devastante.
Un attimo prima giri tutto imbacuccato e al mattino il termometro supera di poco lo zero.
Un attimo dopo ti tocca passare dal cappotto alla canotta, via le calze, la sciarpa, il capello e ti butti all'aria aperta dove sotto il sole ci sono almeno 25 gradi. 
Per la sottoscritta tutto questo caldo è stato un po' destabilizzante. Non sono abituata a fare la sauna in macchina e soprattutto ... come diamine devo vestire il bambino? Facciamo la solita "a cipolla" che non passa mai di moda?
Vabbè, facciamo così.
Mentre io ragiono sull'abbigliamento, il papy, a mio insaputa, progetta tagli di capelli e così, dopo una mattinata in quel di Milano per la seconda lezione di Talent Donna, me lo ritrovo così, pronto per essere arruolato!


Superato lo shock iniziale (ma cosa hai fatto a mio figlio?), devo dire che il nuovo look ha mostrato subito i suoi lati positivi: asciugatura post bagnetto che sfiora i tempi di un cambio gomme su una pista di formula 1 e un faccino tirabaci in cui, come sempre, i suoi grandi occhi la fanno da padrone.
Questo belle giornate di sole sono state anche l'occasione per mettere alla prova il nuovo regalo di compleanno: il primo triciclo! Della faccenda se ne è occupato ancora una volta l'uomo di casa e, a parte un po' di resistenza iniziale, Ale ha subito gradito il suo mezzo su strada!


Questa domenica, poi, è iniziato il ciclo delle feste di compleanno. 
Dopo aver dato il via alle danze domenica scorsa, ecco arrivare tutte le feste delle amichette di Ale (sì, è un beato tra le donne!).
La prima della serie è Giorgia, compagna di asilo e di scorribande, che abbiamo allegramente festeggiato in collina, presso il ristorante-gelateria Propolis, una vera e propria fattoria in cui scoprire i tesori ambientali e culinari del territorio. I piccoli hanno particolarmente gradito la torta di mele che la festeggiata, giustamente, ha spulciato ancor prima del soffio della candelina. 
Mi fa sempre una tenerezza enorme vedere questi cuccioli d'uomo interagire e giocare insieme!


Dopo i festeggiamenti, ci siamo buttati sul prato antistante la fattoria. I bimbi su un telo pieno di giochi e noi grandi intorno a goderci il sole, la compagnia, la tranquillità di una domenica di primavera.
Sono contenta che Ale abbia l'opportunità di frequentare posti nuovi e vedere amici piccoli come lui.
E' vero, ogni tanto mi viene nostalgia dei fine settimana di un tempo, ma lui ci ha offerto nuove opportunità, nuove conoscenze, nuove occasioni di essere felici.
Il suo sorriso ripaga ogni stanchezza e ogni fatica. 
Quando lo stringo tra le mie braccia mi sento piena.




Buon inizio settimana a tutti!

venerdì 12 aprile 2013

Il venerdì del libro: la grotta dell'orso

Prima o poi dovrò stendere un decalogo (ma dieci punti bastano?) dei libri che fin dalle prime pagine mi conquistano. Spesso non riesco a descrivere cosa mi colpisce, quali corde dell'animo sono state toccate, quali belle sensazioni sono nate dalla lettura.

Il libro che sto per raccontarvi, edito da Bohem Press, mi ha catturato per le sue illustrazioni delicate, sfumate, a volte sbiadite dai toni dall'acquerello che scivola sulla pagina.
Un altro punto a favore è dato dal fatto che i protagonisti sono animali e spesso la scelta di far parlare e raccontare una storia attraverso le forme e le azioni di cani, gatti, uccelli è capace di trasmettere messaggi profondi e universali.

Nel nostro racconto troviamo un topo e una lepre che, intirizziti dal freddo invernale, cercano un rifugio per scaldarsi e trovare riparo. Sarà il gelo, sarà il desiderio di darsi un tono, ma i nostri amici si raccontano un po' di frottole ... persino di essere in grado di volare fino in Africa con gli uccelli migratori, l'uno grazie alla coda, l'altra con l'ausilio delle sue lunghe orecchie.
Le bugie, però, durano poco e ben presto i due amici si trovano ancora a combattere con il gelo.
Perché non rifugiarsi nella grotta dell'orso? E' una scelta rischiosa, ma i protagonisti giocano d'astuzia ... o meglio, giocano con il potere delle storie: "Orso, volevamo raccontarti che siamo volati in un Paese caldo insieme agli uccelli migratori, ma purtroppo siamo tornati troppo presto!". 
E l'orso si lascia conquistare.
Nel fondo della grotta i tre trascorrono l'inverno. I viveri non mancano e il padrone di casa non sembra accorgersi che i due ospiti non fanno che raccontare sempre le stesse storie.
Quando arriva la primavera, è tempo di lasciare il caldo rifugio e rituffarsi nella vita.
L'orso, che finora ha solo ascoltato, adesso vuole assistere al volo dei suoi nuovi amici, diretti verso le terre calde. 
Come se la caveranno il topo e la lepre? E l'orso che tesoro farà di questa esperienza?

Non voglio anticiparvi il finale ma, se avete colto gli indizi, potete facilmente immaginare quanto questo libro voglia rendere omaggio al piacere delle storie, dei racconti condivisi e ripetuti, proprio come accade con i bambini, che richiedono sempre la stessa favola per trovare conferme e rassicurazioni.
Non solo: a volte la fantasia, insieme a una buona dose di coraggio e intraprendenza, può colorare una realtà grigia e fredda, riscaldando i cuori e le menti, creando connessioni.

Ora che il caldo sembra davvero arrivato, viene voglia di volare insieme ai nostri amici.
Se non si può per davvero, basta un libro!



Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e al Condividiamo un libro sul gruppo facebook La Biblioteca di Filippo.


mercoledì 10 aprile 2013

Domenica 14/52 (in ritardo) ... la nostra festa per te!

Le avevo promesse ed eccole qui ... le foto della nostra domenica di festa con bimbi e genitori presso la Cascina Roccafranca!

La sala in allestimento
La merenda per grandi e piccini
Inizia la musica!

Si balla e si canta tutti insieme!

La magia del colore conquista tutti!

Tanti auguri a te ... il primo di una lunga serie!

Ale e Maria, la sua insegnante di musica
Ale e la sua faccia furbetta!

Ha già capito tutto ...

La nostra prima candelina

Ti amiamo!

Si spacchetta!

8 aprile, 19.56: un anno fa sei nato!

Compagni di giochi e coccole!