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martedì 2 aprile 2013

Il tempo delle e nelle storie

La scorsa settimana, dopo una bella nuotata in piscina e in attesa di un pasto a base di sushi con un'amica, ho fatto tappa in biblioteca. Avevo dei libri da restituire e volevo prenderne degli altri, nonostante abbia ancora in bella vista la borsa straripante che mi sono portata a casa dalla fiera di Bologna.
Era già un giorno di festa per le scuole, ma il settore ragazzi era pressochè deserto, con l'eccezione di una famiglia, una di quelle "nuove famiglie" che spesso i libri per bambini raccontano. 
La scena che mi si è parata davanti mi ha lasciato senza parole.
La mamma era intenta a leggere un libro a un ragazzino di colore, mentre uno più piccolo se ne stava in disparte, steso su un tappeto a sfogliare un albo per conto proprio. All'inizio il tono di voce della donna mi ha urtato un po' ... sono abituata al silenzio tipico della biblioteca e quel suono nitido e squillante sembrava fuori luogo. A poco a poco, però, mentre sfogliavo lentamente i libri e scorrevo i titoli sugli scaffali, mi sono fatta catturare. Non c'era niente di eccezionale nelle pagine che raccontava, eppure il modo con cui le leggeva, mimando il tono e la voce dei vari personaggi, era molto coinvolgente. Ben presto anche il bimbo più piccolo ne resta intrigato e per un po' li ho osservati, seduti uno vicino all'altro: una mamma che legge ai suoi figli e i suoi figli che leggono con lei!
Era un quadretto meraviglioso! Sono stata in quella sala per circa un'ora e la mamma si è prestata ad ogni richiesta, rendendo speciale ogni libro che i bambini le passavano semplicemente portandoli dentro la storia con il suono della sua voce.
Ecco, vorrei che con Alessandro fosse lo stesso, vorrei che sentisse la biblioteca un luogo familiare e accogliente, dove sostare insieme e lasciarsi trasportare dal piacere di una storia.

Io, nonostante fossi presa dal forte desiderio di sedermi accanto a loro, sono riuscita a portare con me un po' di titoli.
Uno in particolare si presta a questa stagione un po' pazzerella! Un giorno piove, il giorno dopo esce il sole e quello dopo ancora si prospetta neve. Insomma, "Che tempo fa?".
E' questo il titolo dell'albo, opera di Elve Fortis De Hieronymis, edito da Interlinea Junior e segnalato anche dal progetto Nati per Leggere.


Il testo mi ha subito catturato perché si tratta di una filastrocca e non è cosa da poco: con i bimbi più piccoli è importante proporre storie che abbiano un buon ritmo e non c'è niente di meglio delle parole in rima.
Altro punto di forza è la presenza di parole onomatopeiche che richiamano i versi degli animali e i suoni della natura con cui raccontare lo scorrere delle stagioni.
Sì, perché in questo breve albo assistiamo a tutti i cambiamenti meteorologici: si parte dalla primavera che, proprio come quella di quest'anno, alterna momenti di sole a terribili temporali. Si passa dal TIC TIC della pioggia al BANG BANG BANG di saette e tuoni per arrivare al TOC TOC TOC della grandinata. Quando il sole torna a splendere, il cielo si dipinge dei colori dell'arcobaleno e gli animali si danno a un'allegra frenesia. Arriva l'estate, le pagine di tingono di un giallo intenso che poi lascia spazio al sibilo del vento che annuncia un nuovo cambio di stagione. Cadono le prime foglie, la nebbia cancella case e alberi, fino a che ... BRR, che gelo! BRR che brina! E' arrivato l'inverno e la neve fiocca bianca e lieve. Riecco, infine, la pioggiolina che scioglie il ghiaccio e ridà luce e calore al ciclo della vita. 
Un altro pregio dell'albo sta nelle illustrazioni che, pur nella loro semplicità, creano tanti spaccati di colore. Gli animali e gli elementi della natura sembrano usciti dalla matita di un bambino, ma non c'è niente di ingenuo e scontato. Bellissima la raganella che si disseta con la pioggia, la tartaruga temeraria che sfida la grandine e sul cui corazza rimbalzano i chicchi di ghiaccio, la famiglia di topini che danza insieme alle foglie come fossero farfalle.

Esco con il mio carico di libro sotto un cielo cupo e grigio ... insomma sole birichino, per quanto giochi ancora a nascondino?


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