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martedì 5 marzo 2013

Strisce pedonali ... amiche o nemiche?

Ho trovato il volantino mentre aspettavo l'orario di uscita del pupo dall'asilo all'interno di un caffè. 
Si tratta di un'iniziativa che la Città di Torino ha realizzato qualche mese fa, ma l'argomento mi sembra sempre molto attuale, soprattutto perchè quando si parla di sicurezza una mamma drizza sempre le antenne.
Con il progetto "Strisce sicure", il Comune voleva portare l'attenzione sul problema degli incidenti che si verificano purtroppo frequentemente sugli attraversamenti pedonali. Tra l'altro, proprio la zona limitrofa all'asilo di Ale era stata testimone di un bruttissimo incidente diversi mesi fa costato la vita a un bambino di 7 anni appena uscito con i genitori da un negozio di giocattoli. L'auto era scappata, ma dopo attente e meticolose indagini, il pirata della strada era stato rintracciato. Quell'attraversamento pedonale in mezzo ad un corso ad alto scorrimento era stato chiuso, ma è evidente che non basta eliminare i passaggi più a rischio per cancellare il problema.
Da quando viaggio con il passeggino, l'arrivo sulle strisce mi mette sempre un po' d'ansia. Sono, infatti, costretta a sporgermi sulla strada per vedere se arrivano macchine nella mia direzione e, per questo, mi sembra di esporre troppo il bambino.
L'utilità del progetto e della brochure messa in circolazione sta nel riportare alcune norme del codice della strada che i più non conoscono o sottovalutano.
Sull'asfalto, a mio giudizio, regnano infatti due principi:
  • L'automobilista, anche se vede il pedone sulla strada, pensa che si fermerà e non tenterà di attraversare.
  • Il pedone, proprio perchè ha già occupato le strisce, si sente in diritto di attraversare e confida che il guidatore si arresterà.
Entrambi suppongono qualcosa dell'altro ma, all'ultimo, qualcuno dei due cede e, per fortuna, la cosa si verifica spesso. Se, invece, entrambi tirassero dritti per la propria strada, la frittata sarebbe fatta. 
Essendo sia un'automobilista che un pedone, mi rendo conto che spesso è quest'ultimo a non ragionare abbastanza sulla percezione che chi guida ha di lui: la sera i fari delle altre auto in senso opposto e i vestiti scuri non lo rendono immediatamente visibile, per non parlare delle situazioni in cui il sole, battendo sul parabrezza, ci fa guidare quasi alla cieca. 
L'errore più grande: attraversare davanti ad un autobus! Ho assistito personalmente a un investimento di questo tipo e purtroppo, per la fretta e la disattenzione, molti incidenti si verificano in questo modo.

Ecco, allora, cosa è bene ricordare al pedone (art. 190 codice della strada):
  • I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali. Solo quando questi non esistono o distano più di 100 metri dal punto di attraversamento, è possibile attraversare in senso perpendicolare (e non diagonalmente!),
  • d'altra parte, se si attraversa in una zona priva di strisce, bisogna dare la precedenza alle vetture,
  • è vietato sostare o indugiare sulla carreggiata.
  • le strade non sono piste di allenamento: è proibito circolarvi con tavole, pattini o altri acceleratori di andatura.
Per gli automobilisti, invece (art. 191 codice della strada):
  • bisogna dare la precedenza, rallentando o fermandosi, quando il pedone si sta accingendo ad attraversare (quindi quando si trova sulle strisce!) e lo stesso obbligo sussiste quando si svolta in un'altra strada,
  • se non ci sono strisce, ma il pedone ha già iniziato ad attraversare, occorre agevolare il passaggio e permettere alla persona di raggiungere in sicurezza il lato opposto della strada,
  • è opportuno tentare di prevedere possibili comportamenti scorretti o maldestri.
Il codice, quindi, pone l'accento sulla tutela e sul rispetto del pedone!
Anni luce dalla realtà, vero?
La verità è che, per quanti progetti e brochure informative si possano fare, sono l'azione del singolo, ripetuta insieme ad altri, può davvero cambiare lo stato delle cose.
Rallentare o fermarsi sulle strisce non ci farà perdere troppo tempo. Il rispetto delle persone prima di tutto!


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