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giovedì 5 aprile 2012

E non chiamatalo pupazzo!

Tra gli oggetti di quando ero bambina c'è sicuramente un semplice berretto giallo di lana che i miei genitori mi avevano dato per sopperire alla mancanza del ciuccio quando hanno ritenuto fosse il momento più giusto per togliermelo. Pare che non andassi mai a dormire senza quel pezzetto di stoffa, una sorta di coperta di Linus che mi rassicurava e coccolava.
Nella vasta offerta di prodotti per bambini oggi è possibile dare un nome preciso a questi oggetti "transizionali", che cioè accompagnano determinate fasi di passaggio della vita del proprio figlio (il momento della nanna, il distacco dai genitori, il trasloco in una nuova casa e così via): di origine francese, la parola doudou indica il pupazzo/pezzetta/pelouche/ copertina o qualunque altra cosa che funga da coccola per il nostro pupetto.
Anche noi ci siamo fatti tentare da questo prodotto e non abbiamo resistito ad acquistare un semplice coniglietto morbido di pezza (in Francia in effetti è questo l'animale più rappresentato) che da circa una decina di giorni ci fa compagnia nel lettone. La logica (ma poi chissà se di logica si tratta!) è che questo buffo esserino assorba l'odore di mamma e papà e sia così di conforto ad Ufo quando dormirà nella sua culletta. 
In realtà non è assicurato che il nostro extraterrestre apprezzerà l'oggetto in questione e anzi spesso si suggerisce che si lascia al piccolo la scelta dell'oggetto che lo rassicurerà ... ma i genitori ci provano sempre e la sottoscritta non ha saputo resistere al fascino del peluche. Ve ne offro un bel primo piano e vi lascio il link del prodotto.


Se dalle nostre parti il doudou può sembrare una moda o un vezzo, in Francia hanno preso la cosa molto sul serio al punto che non solo esistono pagine destinate al "lost and found" dei pupazzi smarriti, ma sono addirittura stati inventati degli strumenti di ritrovamento tramite apparecchi elettronici. Il sistema Iddoo ne è un esempio: lo potremmo definire una sorta di cercapersone a misura di pupazzo perchè è costituito da una coppia di clips una delle quali andrà attaccata al doudou. Se quest'ultimo viene smarrito in casa basterà attivare il secondo perchè parta un segnale sonoro e luminoso che saprà indirizzarvi verso il luogo in cui l'amico di pezza si trova malauguratamente nascosto. Se, invece, il pupazzo viene perso per strada  e ritrovato da qualcuno, sul sito si può inserire il codice riportato sul retro della clip che il proprietario avrà preventivamente registrato. In questo modo sarà possibile avvisarlo del ritrovamento e provvedere alla restituzione.
Tutto chiaro??? Beh, vi posto anche il video di presentazione del prodotto che forse è meglio di tanti giri di parole.


Esagerato direte voi? Forse, ma se l'idea dell'amico di pezza continua a stuzzicarvi e desiderate per il vostro bimbo qualcosa di originale, potete sempre tentare con il fai da te oppure (se pensate di non essere all'altezza) ricorrere agli stupendi kit per la preparazione di doudou che trovate nello shop di La Sardine, una blogger creativa francese (sempre loro eh?) che ha un grazioso negozietto a Mountrouge (Parigi). 
A me piace un sacco questo modello e nel kit trovate tutto l'occorrente per produrlo (disegno, imbottitura, feltro ...)


Impazzite per i colori e le forme strane? Allora non potrete non restare conquistati dai Deglingos, animali un po' eccentrici e realizzati con inserti di stoffa differenti. 
Io li trovo divertentissimi!




Sul sito trovate anche giochi e sfondi per il desktop ... insomma spazio al colore anche sul pc!
Allora, vi ho tentato?

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