Ci siamo, o almeno credo.
È cominciata la fase dei divieti, del “non si tocca, non si
fa”, di tutta quella sequenza di no che ti saresti augurata fosse meno
stressante.
In fondo era inevitabile: l’ordine di casa si scontra con un
esserino assetato di avventure e scoperte e al quale non gliene può fregare di
meno se quel vaso di orchidea, l’unica cosa verde che sopravvive in casa tua,
deve stare in quel posto perché li ha fiorito negli anni passati e guai a chi
l’ho sposta!
E stiamo parlando di un nanetto alto sì e no 80 cm e al
quale molte zone sono ancora precluse!!!
Dicono che i “NO” aiutano a crescere, c’è perfino in libro
che porta questo titolo, ma in cuor tuo ti auguri sempre di non doverne dire
troppi, di essere brava nel trasformare una cosa che non si può fare in
un’opportunità di attirare la sua attenzione su altre mete. La verità è che non
ci riesci quasi mai: stai cucinando, cercando di riordinare la posta, passando
l’aspirapolvere, facendo il letto e, per quanto ci abbiano detto che siamo multitasking
e abbiamo imparato a esserlo davvero, una mamma spesso non ce la fa.
Beh, dopo questo preambolo, non potevo non scegliere un
libro a tema di una casa editrice che adoro e spero di rincontrare a breve al
Salone del Libro di Torino. La Lavieri ha creato una collana che si chiama
Piccole Pesti (carino, no?) e al suo interno ci ha messo I monelli, deliziosi
albi illustrati di taglio quadrato.
Il libro di cui vi parlo ha un titolo che calza a pennello,
“Così non si fa”, e una scelta illustrativa che vi farà piegare dal ridere.
Così, mentre Manuela Monari ci racconta la vita di un
bambino dal suo punto di vista e lo fa esordire con un “I grandi sono davvero
strani”, Roberto Lauciello ci mostra il piccolo protagonista alle prese con i
divieti imposti dagli adulti: “Non si mette la forchetta in bocca, non si
toglie la berretta, non correre, non ti sporcare”.
Le situazioni che si creano di volta in volta sono davvero
esilaranti e provare a mettersi nei panni del piccolo mostra dei punti di vista
sconosciuti: “Certo che la neve è fredda, che succede se mi raffreddo un po’? -
Certo che a correre si suda, lo sanno tutti, e se cado mi rialzo, è la cosa che
so fare meglio!”.
Insomma, un libro per genitori che vogliono prendersi un po’
in giro e ironizzare/riflettere sul loro ruolo di educatori nella vita dei
figli.
Sono sicura che dopo la lettura non vi arrabbierete se il
pupetto trasforma il seggiolone in un campo di battaglia e se con un grande
sorriso lo lascerete sguazzare in una pozzanghera! Almeno una volta …
E non dimentichiamoci che loro ci vedono così:
Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e al Condividiamo un libro sul gruppo facebook La Biblioteca di Filippo.
semplicemente meraviglioso, lo voglio!!!
RispondiEliminaPer me è stato amore a prima vista!
RispondiEliminaTroppo carino qs libro!!! Grazie per la segnalazione!! :-)
RispondiEliminaPrego!
EliminaMa che simpatico! Molto utile per sdrammatizzare...
RispondiEliminaHehe.. Devo assolutamnte leggerlo con il trottolotto, anche lui in piena fase dei no:
RispondiEliminaNon si accende e spegne il pc della mamma che poi non parte più, non si tirano i mattoncini in aria vicino alla televisione che se la centri sono guai, non si sale sui mobili che a salire sei bravissimo, ma è la discesa in testata che va perfezionata ^.^' ...
Davvero carino... non c'è che dire!
RispondiEliminadelizioso questo libro, grazie della condivisione!
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