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mercoledì 20 febbraio 2013

Sguardi riflessi

Oggi ho trovato un po' di me in un vecchio quaderno.
Quando abbiamo sistemato la camera che sarebbe stata del nostro cucciolo, ho fatto ordine tra libri e fogli sparsi. Quel quaderno ho deciso di tenerlo e riaprirlo è stato emozionante.
Qualche anno fa ho partecipato ad un laboratorio di scrittura su tre livelli che, a partire dalla narrazione autobiografica, si prefiggeva di arrivare alla raccolta di storie altrui.
Eravamo un bel gruppo, molto vario per età, provenienza, aspirazioni personali. 
Quelle tre ore a settimana erano una piccola parentesi di calma e relax nella frenesia quotidiana. 
Scrivere di me non è stato facile perchè, anche quando lo facciamo per noi stessi, tendiamo a proiettare qualcosa che vorremmo essere e forse ancora non siamo, siamo sinceri ma fino a un certo punto. 
Rileggere quelle pagine mi ha ricordato chi sono e chi continuerò a essere ... risuonano parole che sente sempre mie: fragilità e determinazione (leggi: testardaggine!), sogni e paure, insicurezze e piccole vittorie.
Tra gli esercizi più belli c'era quello che a coppie prevedeva di raccontare qualcosa di sè e lasciare che l'altro scrivesse qualcosa di noi.
Ed eccola qui, una Marta di riflesso, descritta dalle parole di un'altra donna di cui ora purtroppo ricordo distrattamente il viso, che voglio condividere anche qui. Non vuole essere un elogio personale, chi mi conosce bene sa quanto io tenda a sminuirmi e criticarmi, ma un invito a trovare il buono che c'è in noi e che spesso, inconsapevolmente, traspare e viene colto dagli occhi degli altri, un modo per dire grazie a chi ci ama.

"Marta è una persona che, quando la senti raccontare di sè, provi subito il desiderio di averla come amica.
Da bambina era buffa, allegra, piena di vita. Marta da piccola respira affetto!
E' stata una bambina molto attesa dalla mamma che doveva avere con lei una confidenza molto affettuosa perchè le ha fatto leggere il diario che scriveva durante la gravidanza.
La mamma ha pensato che lei avrebbe portato tanta gioia nella sua vita. Forse i desideri sono così forti che sono capaci d'incidere sulla realtà. Marta dà davvero gioia a vederla, anche oggi. Per esempio, oggi è venuta con un bellissimo foulard allegro nei capelli. Quando l'ho vista, volevo dirglielo subito, ma non l'ho fatto, e così glielo scrivo ora.
Quando Marta era bambina, il papà voleva fare per lei tutto il possibile, anche se pensava che darle una buona vita sarebbe stata un'impresa non facile da realizzare. Ha cercato di proteggerla e mi sembra sia stato un papà coraggioso.
Se è vero che s'impara qualcosa dai genitori, Marta ha imparato il coraggio, che non vuol dire non avere difficoltà. 
Quando era adolescente, le difficoltà le sentiva eccome: l'insicurezza, la fragilità, ma soprattuto la paura dei suoi sentimenti più dolci.
Marta deve essere molto dolce!
Il suo insegnante di pallavolo ha riconosciuto in lei qualcosa che le ha dato forza: accanto allo zucchero, il sale della vita! La determinazione, la capacità di buttarsi ad acchiappare il pallone, così come un obiettivo, un risultato.
Così Marta vive, tra una partita e l'altra, anche fuori dal campo sportivo. Si sente in bilico, ma c'è tanta forza in lei: quella della buona volontà.
Marta è un filo teso - dalla buona volontà - tra passato, presente e futuro. Il suo compagno sente questo filo saldo, che li tiene uniti con tanto amore.
Marta continua a respirare affetto!
Semplicemente: al suo futuro chiede solo di sentirsi in pace, bene, un giorno dopo l'altro.
Con i suoi occhi grandi bene aperti sulla vita e il suo fazzoletto allegro tra i capelli."

Dedicato alla mia mamma e al mio papà ... la mia forza, il mio modello, la mia vita!

1 commento:

  1. molto bello quello che ha scritto di te questa persona. e anche come l'ha impostato: immagino che non sapesse molto di te, ma ha usato quello che in quelle 3 ore a settimana aveva saputo della tua vita per immaginarti, immaginarti dai tuoi racconti, provando a mescolare quello che aveva santito con quello che aveva provato conoscendoti. anche io sono sempre stata una grande detrattrice di me stessa, ma forse negli ultimi anni qualcosa sta cambiando...credo che gli occhi degli altri possano anche guarirci!
    un saluto, a presto

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